Audacia: manca.
Originalità: manca.
Voglia di sperimentare: manca.
Innovazione testuale e musicale: mancano.
Sia ben chiaro, non tutti i prodotti musicali possono rispondere a queste caratteristiche. Quando però hai anni di esperienza alle spalle, puoi permetterti di fare un lavoro mediocre o comunque niente che faccia gridare al miracolo musicale, tanto i tuoi fan ti seguiranno sempre. Il discorso cambia per un gruppo emergente. Se vuoi distinguerti, devi cercare di proporre qualcosa di diverso. Purtroppo gli Evel, con il loro primo EP “Nylon, legno e valvole”, non aggiungono niente di nuovo al panorama italiano.
I tre brani del loro primo lavoro sono caratterizzati da un'intro molto valido musicalmente. La prima e la terza traccia, in particolare, iniziano forte, con basso, chitarra e batteria suonati in modo energico, prendendo le mosse dall’alternative rock anni ’80. Purtroppo, come tante cose belle, anche la parte strumentale iniziale finisce presto, lasciando spazio a voce e testi che con l’alternative rock c’entrano davvero poco. Voce e testi da punk band italiana per adolescenti.
Un vero peccato per gli Evel. I quattro ragazzi di Legnano di sicuro hanno buone potenzialità, ma manca l’innovazione, il coraggio. Ricordiamoci, però, che sono al loro primo lavoro e in futuro non potranno far altro che migliorare.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.