Tra gli Iron Maiden e i Modà. Nulla grande verità si nasconde tra queste tracce.
Una casa sul lago, il calore apparente di un focolare che nasconde tra le increspature del silenzio orribili verità taciute: erano questi gli ingredienti principali della trama, ottimamente strutturata, di “Le verità nascoste”, film diretto da Robert Zemeckis nel 2000.
Il disco dei Lithio prende in prestito il nome da questo avvincente thriller, ma non ha la prontezza di assorbirne del tutto il fascino formale e l'eleganza dei contenuti . Un album che, per quanto riguarda la forma, sa spaziare agilmente tra un nu metal ben suonato (“Welfesz”) e interessanti avvisaglie thrash e power (“Mai dire mai”), su cui si innesta una voce pulita che, seppur tecnicamente valida e nel complesso gradevole, non riesce a sostenere le belle variazioni della parte strumentale, rispetto alla quale risulta piuttosto piatta.
Per quanto riguarda i contenuti, gli episodi più deboli eppure rappresentativi dell'atmosfera globale dell'album sono quelli in cui il sentimento oscuro e malinconico straripa da testi che sembrano usciti direttamente dalla penna di Kekko dei Modà all'improvviso proiettato sul palcoscenico di un'immensa coverband degli Iron Maiden di “Wasting love”, con ballate fin troppo struggenti e amori mai corrisposti. Nulla di particolarmente sconvolgente, nessuna grande verità nascosta in queste dieci tracce.
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La recensione Le verità nascoste di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-08-30 00:00:00
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