Il titolo è più che azzeccato, assomiglia più il frutto di un generalizzato mix di tutto quello che si ha nell'hard disk – magari ripescando anche qualcosa da cestino – rispetto ad un'uscita ben studiata.
Le 11 tracce (più 4 simpatici skit) sembrano rappresentare l’evoluzione del rapper calabrese dagli inizi a oggi, tanto sono notevoli le differenze compositive e stilistiche tra un pezzo e l’altro. E dunque si passa da beat basici e minimali ad altri più strutturati ed ampi e, alla stessa stregua, da rime a volte zoppe e scolastiche ad altre invece più articolate e frizzanti.
La cosa paradossale è che ci si ritrova ad apprezzare pezzi strampalati e grossolani - ad esempio: “Italiano/Americano”, attuale ed ironico confronto Italia vs Usa, o “Caro *****”, traccia tanto sconnessa e truce (Baldazzi) quanto sintetica e diretta - al tempo stesso piacciono anche altri momenti decisamente più eleganti tipo “Dentro di te” e “Tutto quello che vuoi”, dove sconfina nell' r’n’b.
Il rapper calabro esprime personalità e un proprio stile, certo deve ancora lavorare parecchio se intende emergere nel sovraffollato panorama italiano.
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