Bisogna sempre capire i punti di vista, valutare ogni possibile angolazione. Insomma, mettersi nei panni altrui. Solo così si può dare una chance ai Soulofshoes e al loro disco che - come tutte le manifestazioni del proprio “IO” - dev'essere comunque rispettato. Difficile, molto difficile farlo. "Ep_2011" risulta un lavoro fine a se stesso, non destinato a un pubblico, anzi non destinato e basta.
Il disco è di difficilissima lettura, per certi versi si avvicina all'astrazione. Sono arpeggi di chitarra che si ripetono e poco più. Qualche voce, qualche verso recitato, piccoli beat. L'ep rimane chiuso a riccio e a te che ascolti non arriva quasi niente. L'anima si nasconde, le melodie si scorgono appena, figuriamoci le parole. Un'idea di fondo ci sarà sicuramente, ma non la si distingue.
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