Split Everyday Is a D-Day [Girless & The Orphan + Verily So] 2012 - Pop, Folk, Garage

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Questo split è una bellissima istantanea da conservare con cura nell'album dei ricordi

Una delle band che più mi ha colpito al cuore nell'ultimo periodo sono i Verily So: il loro secondo album è infatti fra le cose più belle prodotte in Italia nel 2011, e non solo per la splendida prova vocale di MariaLaura Specchia. Non posso dire lo stesso dei Girless & The Orphans, formazione di cui apprezzo la musica ma che certo non mi fa provare le stesse sensazioni del terzetto di Cecina. 

Questo split non mi farà certo cambiare idea in maniera radicale, ma rappresenta una bellissima istantanea, da conservare con cura. Si inizia con "15 years", la prima traccia in cui Girless & The Orphan coverizzano i Verily So secondo il loro stile, arrangiando il pezzo in una chiave super-folk caciarona da rimanerci secchi. Ovviamente nella successiva "Dura lex sed Luthor" sono i Verily So a rendere il favore, e anche loro reinventano il brano degli amici secondo la sensibilità che li contraddistingue, con l'ennesima interpretazione da antologia della vocalist. Poi, sorpresa graditissima, una cover di Morrissey ("scelta perchè inno di ogni provincialotto cresciuto a due passi dal mare e, dopo un attento esame di coscienza, ci si accorge che quell'ovosodo che ti lascia in gola il mare d'inverno non te lo leverà mai nessuno, manco la mamma con un piattone di ribollita"), sempre firmata dai 3 di Cecina ancora una volta in stato di grazia, anche quando si tratta di cimentarsi con brani che non sono del loro repertorio (ascoltate, ammesso non l'abbiate già fatto, la loro versione di "Idioteque" per avere un'idea più compiuta).

Il cerchio si chiude con "I guess you knew", l'episodio collettivo "scritto a 10 mani" in cui sono Girless & The Orphans a tirare la carretta, in primis con la scelta di un arrangiamento tipico della loro cifra stilistica, ovvero un country festaiolo (a tratti quasi bluegrass) che però lascia spazio ai backing vocals e alle chitarre dei compagni di avventura. Insomma, viene fuori un esperimento in cui le due anime sembrano trovare il punto di sintesi perfetto. Non sappiamo dirvi se ci saranno altre puntate, ma la curiosità di vedere in azione il quintetto estemporaneo durante una tournée è grande.

Per ora godiamoci queste 4 canzoni e non facciamo progetti per il futuro: ci penseranno da soli.

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La recensione Everyday Is a D-Day [Girless & The Orphan + Verily So] di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-03-14 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • verilyso 12 anni fa Rispondi

    Grazie mille! Ricordiamo nei credits i ragazzi della Stop Records che hanno coordinato il lavoro e hanno aggiunto il loro cuore!