Primo demo di questo quartetto toscano formatosi circa un anno fa. Si presentano scegliendo un genere musicale definito splint rock. Cosa sarà mai lo splint rock non mi è dato conoscere, posso provare a tradurlo spiegando un po’ quelle che sono le sonorità presenti in questi cinque pezzi. L’impressione è quella di trovarsi davanti ad un compitino scolastico di noise rock condito da un cantato fra il placido e l’ossesso (“Come di Vetro”) con i testi che fanno storcere un po’ il naso con la loro criptica aurea ferrettiana (“Ibrido stanco e sputa sentenze”): Se l’ispirazione così come dichiarato nelle info ricevute dovrebbe ricondurre il suono dei Cialupatica a quello di Muse, CSI, Marlene Kuntz e Radiohead siamo veramente lontani, visto che i modelli scelti sono irragiungibili per le capacità del gruppo. Purtroppo non basta distorcere i suoni per raggiungere livelli apprezzabili, se non li si accompagna con delle buone canzoni. C’è molto da lavorare ed io personalmente inizierei a ripensare al nome della band, davvero incomprensibile se pensate che un dj un domani potesse passare un loro brano per radio.
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La recensione Come di vetro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-04-16 00:00:00
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