E’ pop alternativo quello dei For Food, gruppo ferrarese che in meno di un quarto d’ora ci sfodera cinque brani più allucinati che psichedelici, nei quali è presente un’altalena apparentemente irrazionale, tra suono rassicurante e rumorismo ricercato.
Ottimo ep, dove nulla è scontato. Al microfono si alternano voci maschili e femminili, a tratti carezzevoli, più spesso pungenti; il punk è dietro l’angolo con la sua voglia di rompere, provocare e sperimentare, ma viene stemperato con elementi popular in grado di ammaliare. Dietro al caos di facciata, però, si racchiude uno studio in grado di dosare sapientemente ogni decibel e ogni timbro, in modo da attrarre e inquietare l’ascoltatore, facendolo precipitare nel gorgo folle di stridi e ritmiche incalzanti.
E sì che la copertina ci aveva anche avvertito, con quel pane spalmato di un miele zeppo di insetti.
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