Post hc emiliano, un ri-esordio del tutto convincente.
Avevo conosciuto i Modotti per il loro primo ep, "Sens du Combat", del 2009, e lì per lì non è che mi avessero detto troppo. Non erano male, però non mi convincevano fino in fondo. Ora invece, con "Migranti", è diventata tutta un'altra cosa, complice - forse - lo zampino nella produzione di Giorgio Borgatti dei Three in One Gentleman Suit.
Siamo nel campo del post (hardcore), e senza bisogno di andare a scomodare i Fugazi, tiro fuori gli Unwound e gli Altro (è inevitabile) per dare un'idea di cosa facciano.
E' un disco tecnicamente fatto davvero bene: il suono è molto fluido e ben curato, i Modotti si mantengono su standard alti e quando strabordano - come su "Boyle" e "J. Curcas" (e su questa sì, magari chiamiamo cautamente in causa anche i Fugazi) - lo fanno impeccabilmente.
Anche la scelta di impacchettare il tutto con testi in italiano ci sta, è (quasi) sempre un valore aggiunto. Il colpo finale arriva con "Migranti", in chiusura, che subito me la son vista cantata sotto al palco nei concerti, con l'adrenalina a palla. Questi tre sono validi, non c'è altro di utile da aggiungere. Questione di poco, molto poco, e se ne sentirà parlare.
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La recensione Migranti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-10 00:00:00
COMMENTI (1)
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upupaproduzioni.bandcamp.com