Piacevole meditazione techno, tra house '90 e avanguardia-techno, per orecchie pazienti.
Sono fondali sommersi, le cinque tracce dell’ep dei Lies, formazione irpina dedita a un ambientalismo vagamente techno, pieno di riferimenti, ma anche stranamente personale.
Il battito minimale di “Cosmos” sembra trarre alimento dall’underground macchiato di dance dei primi Underworld, quasi un loop prossimo all’estasi mantrica. “Lazy” richiama tutto un immaginario dub-house, di certo sopra le righe, nondimeno efficace nel coniugare suoni funky e new age, così come avanguardia synth-pop manifesta “She’s a fragile thing”, certamente tra i momenti salienti (e più convincenti) del disco.
Siamo dalle parti di una riscoperta quasi acida di elementi house, con alle spalle un universo iconografico che affonda le sue radici nei codificati anni '90; eppure c’è una genuina pulsione all’innovazione che risulta impossibile non avvertire. Con tanta fiducia, restiamo a guardare.
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La recensione Best of What? ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-03-13 00:00:00
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