Se vedessi questo gruppo sul palco dell'Ariston (dove per altro sono già stati), penserei che tutto sommato non sono la solita robaccia sanremese, soprattutto se presentassero il brano "Gente come me". Il fatto è che queste sono le pagine (virtuali) di Rockit, e sono quasi certo che se i Nezal potessero vantare una grossa produzione - e, insomma, fossero già 'famosi' -, farebbero parte di quella schiera di band e artisti che su questo sito non trovano spazio. Non per cattiveria o per mancanza di rispetto, ma per una naturale incongruenza con la musica che viene qui generalmente trattata, e perché probabilmente di spazio ne avrebbero fin troppo su altri tipi di riviste…
Resta il fatto che questo cd è completamente autoprodotto e che il gruppo è (e per quanto ne so rimane) indipendente, quindi, in qualche modo, va recensito!
Tecnicamente molto preparati (come del resto la media di questo tipo di bands), i Nezal prendono vita nel '99 e giungono a questo primo demo dopo un'intensa attività live e svariate vittorie in alcuni importanti concorsi nazionali.
Il loro sound, inizialmente indirizzato al progressive (e per quel che mi riguarda forse era meglio continuare su quella via), è di chiara matrice pop-rock, per lo più 'made in Italy', oltre che essere molto easy, parecchio commerciale e con tanto di ritornelli "Baby I love you"! Un po' Lucio Dalla, un po' Vernice e molto 'festivalbar', con l'impressione a volte insistente di trovarsi di fronte a qualcosa di un po' troppo datato (anni 80?). Buona comunque la già citata "Gente come me", che, complice un violoncello perfetto, crea un'atmosfera suggestiva e straniante elevandosi al di sopra della media delle altre canzoni. Peccato che il vostro pubblico l'abbia digerita male, per quel che mi riguarda non posso non ritenerla la più meritevole; ma del resto io scrivo su Rockit…
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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-04-18 00:00:00
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