Denso e convulso questo "'mmerrecano siupesciò" firmato dai Barrato, trio romano composto da personaggi che da anni affondano le proprie radici nel sottobosco musicale della capitale (vedi Crunch e Megastore).
Grazie ad un palpabile carisma ed una forte instabilità nella dinamica compositiva, questo lavoro si snoda su sentieri tortuosi e faticosi, che raccolgono i detriti provenienti dall'hard rock e dal noise, lasciando che la coda dell'occhio ricada, di tanto in tanto, su quello che accadde agli inizi degli anni '90 in una città chiamata Seattle.
I Barrato disegnano composizioni assai litigiose, adatte per essere suonate in un garage o in un centro sociale, con una cadenza malata e visionaria che maltrattata la melodia, lasciandole appena lo spazio per esalare piccoli ma sinceri respiri.
I brani si susseguono come fossero solchi di un unico monolite, avvolgendosi ad un filo conduttore sempre molto battagliero.
Un flusso incostante di note sporche e permalose, trasportate da chitarre pastose e nevrotiche che sferragliano su ritmiche tendenzialmente semplici, spesso molto serrate ma capaci di improvvise dilatazioni.
L'attitudine vocale é decisamente rabbiosa, sfoggiando lampi di grande personalità ma concedendo talvolta qualche spazio di troppo all’emulazione di quella forma espressiva tipica dei Massimo Volume.
Alla lunga, il lavoro dei Barrato rivela tutta la profondità espressiva dei componenti della band, che dimostrano di sapere comporre con grande cattiveria, pur esplorando terreni ampiamente battuti in cui è alto il rischio di inciampare nella banalità.
Un lavoro scomodo e che non perde occasione per andare 'contro', battendosi fieramente sul petto in segno di sfida, pronto a dare pugni e calci a chiunque stia dall’altra parte. "'mmerrecano siupesciò" è un album intenso e piacevolmente presuntuoso, che certamente non stupisce per originalità e probabilmente non lascerà un segno indelebile nella storia della discografia italiana, ma certamente merita massimo rispetto…
---
La recensione 'mmerrecano siupescio' di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-04-22 00:00:00
COMMENTI