“Falsità reali” è un album che si ascolta con piacere. La band non è di quelle alle prime armi, ma può e deve lavorare su molti fronti.
Rock potente e veloce, pulito e lineare, a volte un po' troppo. L’album, ben prodotto, scorre via in maniera piacevole, senza particolari picchi, ma nemmeno cadute di stile o di ritmo.
Si apprezzano i momenti nei quali la band si lascia andare e il suono (voce compresa) risulta amplificato, dilatato e sporco. “L’epicentro” è la migliore: eccellente intro strumentale con una voce narrante molto calda e suadente, suoni avvolgenti ed intensi, fino all'esplosione vera e propria, tra linee melodiche ben calibrate e aperture davvero riuscite. E' da qui che la band dovrebbe partire: dovrebbe essere il manifesto della band, o quanto meno il punto a cui far arrivare ogni altra canzone in futuro.
“Se” è un bel pezzo, ben strutturato e ritmato, con una linea di basso particolare e con interessanti cambi di ritmo. “Solo per amore” non convince: la parte iniziale stuzzica, poi il pezzo si perde in una melodia che non entusiasma e non graffia. “Traffico nel deserto”, al contrario, convince da metà in poi, quando cioè voce e chitarra creano un tappeto sonoro ampio e denso di suoni. “Esserci” è un crescendo molto interessante, dove parte strumentale e voce remano con forza e decisione dalla stessa parte. “Falsità reali” è nuovamente riuscita al 50%: il ritornello non va a segno, mentre appena la chitarra si sporca, prendendo energicamente le redini del tutto, il pezzo decolla.
“Falsità reali” è un album che si ascolta con piacere. La band non è di quelle alle prime armi, ma può e deve lavorare su molti fronti. Sono convinto che diano il meglio nella dimensione live, spero passino dalle mie parti.
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La recensione Falsità Reali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-03-13 00:00:00
COMMENTI (1)
Complimenti! Quest'album è un ottimo punto di partenza per iniziare a fare cose veramente importanti.