Questo EP di 8 brani è una miscela di stoner, grunge e blues grezzo. In più è interamente cantato in italiano. Figata no? Non proprio. Le idee, dal punto di vista strettamente musicale, non sono da buttare. Il connubio tra Alice In Chains e Bad Seeds tentato in "Empirico" genera un riuscito mix di stili, così come colpisce la scelta di aprire il brano "Ritorno violento agli anni 80" con dei synth (e con un campionamento di "Popcorn" del compositore Gershon Kingsley) ossessivi, degni di un Cecchetto sotto acido, prima di dare sfogo alle chitarre elettriche ed alle loro possenti distrosioni.
Il tallone d'Achille del gruppo sta nella voce, che non ha ancora trovato una precisa identità timbrica e a tratti risulta non naturale, oltre che alquanto incerta nell'intonazione. Il consiglio che mi sento di dare al frontman è quello di lavorare su queste pecche, cercando, prima ancora di migliorare la tecnica canora, di acquisire una personalità vocale più definita e più libera dalla trappola dei condizionamenti propri di questo genere musicale.
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