L'ultimo atto dei Panda Kid in versione one man band
I Panda Kid sono un trio di Vicenza che suona un surf malato ed essenziale, un garage-punk che vira spesso verso la psichedelia, rimbalza nei territori del noise e si appoggia su distorsioni aspre. Il sound è guidato da una voce piacevolmente instabile che rende il tutto deliziosamente schizofrenico. Prima di diventare un trio, il progetto Panda Kid era portato avanti solo da Alberto Manfrin che girava per l’Italia con una chitarra distorta tra le mani, un microfono nel quale gridare le sue canzoni e delle percussioni da violentare. Dopo una parentesi con sei elementi, due batterie, synth, chitarre e basso, gli impegni di un tour all’estero hanno decimato la band che oggi si ritrova sul palco con due chitarre e una batteria.
“Fuck up myself” è l’ultimo atto di Panda Kid in versione one man band. Registrato dal vivo, il testamento della prima anima della band è stato inciso nel 2012. Ci sono due canzoni sbilenche suonate con passione e con i Cramps nel cuore. La registrazione permette di sentire anche i rumori di sottofondo, le cose che cadono, le persone che gridano. Un disco lo-fi a tutti gli effetti. Un paio di canzoni non indimenticabili ma che contengono tutti gli ingredienti che servono a rendere davvero interessanti questi nipotini di Lux Interior che oggi hanno trovato la forma perfetta nella formazione a tre.
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La recensione FUCK UP MYSELF EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-22 00:00:00
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