I Karmapiatta non vogliono certo inventare nulla, ma suonare un rock semplice e lineare
“Semplici e diretti ma ancora un po’ confusi circa la propria identità: prevarrà il lato rock o quello pop?”
Quello che salta subito all’orecchio ascoltando queste cinque tracce è che i Karmapiatta non aspirano o pretendono di inventare nulla di nuovo, anzi, vogliono suonare musica rock nella maniera più semplice possibile. Privilegiano dunque soluzioni più chiare e dirette, a scapito di una maggiore ricercatezza nel suono, sentono la necessità di spaccare tutto, di mostrare gli artigli attraverso riff distorti simil-crossover, non disdegnando anche melodie più leggere e indie.
Ed è una scelta che in parte funziona: l’incalzante opener “Salvami” o la successiva “La Festa”, con quel suo riff potente ma essenziale, sono più che godibili, favorite anche da una qualità di registrazione più che accettabile.
Le doti tecniche e compositive del gruppo si lasciano apprezzare, i testi non sono quasi mai banali (riuscito e tagliente quello de “La Ballata dell’assessore”) ma ciò non toglie che la strada da percorrere resti ancora molto lunga. Resta infatti un dubbio sulla personalità del gruppo e su come vorrà definire in futuro la sua identità.
Come si suol dire in questi casi, “l’esperienza farà la sua parte” ma sarà necessaria comunque una presa di posizione precisa, scegliendo se far prevalere il lato più incline alla freschezza di melodie indie/pop oppure se farsi sedurre dall’intramontabile fascino del rock.
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La recensione Aspirina EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-27 00:00:00
COMMENTI (3)
two ballsssssss
non hai tutti i torti. grande
Però Karmapiatta è orribile. Ma come cazzo li scegliete i nomi?