Uno split caratterizzato da una forte personalità che soddisfa pienamente.
Chi non c'è ancora cascato, ci cascherà: primo o poi capita a tutti di innamorarsi dello split del momento. Cosa buona e giusta, ammettere che attualmente è un periodo molto fertile per le collaborazioni tra diversi gruppi. Ebbene, sì, facciamocene una ragione: piovono split. Sono tra di noi, si muovono con noi, riunendo sotto di sé etichette e gruppi.
Diversamente da coloro che si sono cimentati in un'attenta fenomenologia del “tema split” - riportando in auge teorie del complotto tra gruppi, che, ingannati dalla moda del momento vogliono acquisire fan dell'altra band, magari più “famosa" - io, che sono il frutto di una mente poco complessa, e poco attenta alla dietrologia, ma molto attenta al risultato finale, ho sempre abbinato gli split (quelli che meritano attenzione, ovviamente) a una nozione positiva. L'idea che gruppi di diverse realtà, non solo geografiche, mentre fanno due gag in chat (non siamo negli anni '80, skype o una chat possono bastare, per mettersi d'accordo e gettare le prime basi di un lavoro), decidano di unire energia e creatività per un progetto comune, mi ha sempre garbato, parecchio.
Il sodalizio, questa volta, è avvenuto tra la band umbra Trans Vz e quella campana L'Amo. A sostenere tale unione, To Lose La Track e Fallodischi. Niente di articolato: due tracce, una a testa. Pochi minuti, nei quali, le due band esprimono al meglio, il loro credo musicale. I Trans Vz con "Gangbang", ci urlano in faccia la loro attitudine post-punk, dalle digressioni garage. Chitarre sporche, aggressive e rumorose, impatto ritmico serrato, alleggerito da pause melodiche. L'esito finale: un pezzo abrasivo, che graffia come carta vetrata.
I L'amo, ribadiscono, ulteriormente, il pregevole lavoro già proposto con il loro ultimo disco, "Di primavera in primavera".
"Non è semplice slacciare un reggiseno non soltanto perché non è semplice slacciare un reggiseno", scorre perfettamente, appoggiandosi a riff immediati e spietati, che ti entrano in testa senza chiedere il permesso. Un concentrato altamente esplosivo di punk, dalle leggere sfumature pop, dalle vesti squisitamente lo-fi. Un pezzo sfrontato al limite dell'arroganza, che risulta impossibile non rimetterlo da capo, appena finisce.
Se c'era bisogno, o meno, di un altro split, a noi non interessa come quesito. La risposta è già implicita nelle due canzoni. Uno split caratterizzato da una forte personalità, che soddisfa, pienamente.
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La recensione Trans VZ / L'AMO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-08-24 00:00:00
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