Lorenzo Bertocchini & The Apple Pirates Bootcut Shadow 2013 - Rock'n'roll, Country, Blues

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“Bootcut shadows” è il nuovo capitolo da solista di Lorenzo Bertocchini a metà tra ieri ed oggi.

Il nome di Lorenzo Bertocchini ai molti non dirà niente, così come quello della sua band the Apple Pirates eppure tra gli amanti del genere sono certo che non passerà così inosservato. Lorenzo è un cantautore con alle spalle un’esperienza ultra decennale e un’avventura sonora giocata in giro per il mondo raccontando il suo rock, amante del blues della polvere folk e un rispetto di maniera per la roots music.

“Bootcut scadows” è il nuovo capitolo della carriera da solista inaugurata nel 2004 con “Whatever happens next” e vanta collaborazioni preziose e blasonate come Elizabeth Lee (cori), Bill Toms (chitarra elettrica), Phil Brontz (sax), Rebecca Nystrom (piano), Eric Neal (violino) e Jennifer Sofia (voce). In questa nuova avventura il Nostro scava ancora più a fondo nei meandri della sua indole rispettando e forgiando le sue radici (un amore smisurato per il Boss) usandole come punto di partenza, un traguardo sicuro dal quale partire approdando a nuove propensioni di popular music come sincera e naturale evoluzione.

“Cowboy” è a metà tra il Knopfler più dolce e rilassato e un certo Roger Waters folk, senza mai perdere di vista Bob Dylan e un sapiente gusto per la melodia. “What’s your grandma doin in the car” è un puro manifesto di decostruzione ed essenzialità: la capacità di essere ieri, oggi ed eterni senza sconvolgere. “Talking mood” si poggia ad un piano che profuma di saloon e di viaggi passati con la testa poggiata al finestrino. La rilettura di “Coffe break” di Will T. Massey è magistrale e sentita; “Standing at the station” ha il sapore del blues provocatore e volutamente oscuro.

“Bootcut shadow” ha profumi e sapori autentici: è un disco sentito e rivelatore che risponde a domande ben precise, è arrangiato e orchestrato alla perfezione; non piacerà a tutti, ma merita davvero e se non fosse per il nome e cognome sfiderei chiunque a indovinare che venga dal nostro Bel Paese.

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La recensione Bootcut Shadow di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-07-03 00:00:00

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