Sono cinque canzoni in bilico tra il pop, la bossa, la musica dei cantautori e l'easy listening. Anche a cercarlo con lo stetoscopio, non ci trovo nulla di interessante. Doveroso è specificare che fatico a sopportare chi scrive canzoni sempre e solo a Te, e chi usa i fraseggi jazz per sembrare più originale.
Ora, non so se i FolliAmara volessero questo (anche se, leggendo tra le righe della biografia dove certo non si scorgono problemi di autostima, la risposta pare essere sì) tant’è che il disco, al sottoscritto, risulta assolutamente anonimo, per nulla stimolante, incolore. Dura poco, va detto, ma non c’è stato uno solo di questi sedici minuti che mi abbia fatto tornare la voglia di ascoltare una volta di più una canzone. Nessuna sensazione, calma piatta.
O, molto semplicemente, è passato tranquillo tranquillo nelle mie orecchie senza lasciare traccia. E dire che il pop acustico mi è sempre piaciuto. Qui ci sento solo un retrogusto sanremese, poco d'altro.
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