Il trasloco stilistico ed emotivo del power trio Gouton Rouge al secondo Ep segna una tangibile maturazione del progetto nell'attesa del primo full lenght.
Arriva al secondo Ep il quartetto lombardo Gouton Rouge. Tre soli brani come il precedente "Rogues" e un unico filo conduttore: la mancanza di una casa a cui fare ritorno, il cambiamento inaspettato che porta alla fine di una storia e al conseguente senso di distacco, la caduta in una spirale di malinconia a tirar le somme di ciò che è andato perduto. La tragedia di Fukushima viene usata quasi come prestanome per un trasloco dell'anima, la trasferta dal proprio anfratto più intimo, luogo d'affetti e valori perso forse per sempre, a un'isola in cui potersi barricare in solitudine ad esorcizzare il senso di sconfitta.
Le coordinate stilistiche mirano ad un power pop intriso di quell'emotività distorta tanto cara ai riminesi Cosmetic, alleggerita in parte da quella componente dreamy che accomunerebbe i Gouton Rouge a band come i My Vitriol. La controparte verdeniana, espressa in modo forte e tangibile nella prova antecedente, sembrerebbe essersi affievolita fin quasi a scomparire, mettendoci di fronte a brani facilmente assimilabili, seppur ancora in parte post-adolescenziali per certe tematiche sonore trattate, di sicuro e facile impatto. Decisamente da citare la chiusura di "Dopo Fukushima parte 2", che, distendendosi su un versante filo shoegaze (intro in piena ottica My Bloody Valentine) arriva a toccare, nella seconda metà del prolungato minutaggio, itinerari noise-ambient, figli di una Gioventù Sonica quasi impossibile da surclassare. Insomma poco alla volta i tre giovani lombardi si muovono verso il traguardo del primo full lenght. Noi dal canto nostro li aspettiamo a braccia aperte.
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La recensione Cambiamo Casa ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-04-03 00:00:00
COMMENTI (1)
extremely good