13 brani per circa un’ora di ritmi e bmp di sole e salsedine. Un disco vivido e colorato come il mare. Mancano solo le onde. Peccato per il surf.
I Crifiu oramai sono una sicurezza. Una band di riferimento all’interno della più che vivace scena salentina. Una formazione consolidata e calibrata. “Cuori e confini”, il loro quarto, è un disco egregiamente prodotto e confezionato. Lungo, intenso e molto particolareggiato.
Cantautorato, pop e rock sapientemente mescolati ai suoni e alle atmosfere del Mediterraneo. Il tutto accompagnato da un pizzico di elettronica. Una poetica, sia letteraria sia sonora, indissolubilmente legata alla loro terra, ma che riesce a coinvolgere e “abbracciare” anche al dì la dei confini regionali. E questo è fondamentale. Cercare di diffondere la propria arte, la propria musica, e fare in modo che le proprie connotazioni e i significati aggiunti vengano recepiti e apprezzati.
I Crifiu ci riescono davvero bene e, fieri della loro provenienza, conservano i propri tratti distintivi e ce li restituiscono in maniera fruibile ed estendibile a tutto lo stivale. 13 brani per circa un’ora di ritmi e bmp di sole e salsedine; impegno e divertimento, critica sociale e racconto, diario di viaggio e introspezione. L'unica pecca rintracciabile è la troppa omogeneità. La mancanza di onde, di increspature in un mare piatto e "lineare". Poco male, andare in spiaggia è sempre piacevole.
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La recensione Cuori e Confini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-05-03 00:00:00
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