“Sono la belva del condominio/ogni volta che mi muovo/succede un abominio/il giustiziere del quartiere/ce l’ho anch’io un cuore/ma non lo faccio vedere”. Questi i testi.
Le musiche: a volte fanno pop di plastica ma perfetto, a volte hard-techno molto tamarra ma perfetta, a volte del perfetto punk metal, a volte sembrano i Prodigy ma sono meglio.
Attitudine: come se Danilo Fatur (l’artista del popolo dei CCCP, ricordate?) fosse l’art director dei Bluvertigo e cacciasse via Morgan e Andy per sostituirli con un vocalist da discoteca di provincia e con un dj di gabber.
Acquistate senza timore questo disco antropologico. Produce Madaski.
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