Rock cantautorale pulito ed orecchiabile ma che non graffia e non lascia il segno, probabilmente a causa di una visione musicale troppo canonica e stereotipata e di conseguenza poco personale ed originale.
Davide Taloni prende manciate di spunti e riferimenti in ambito italico ed internazionale, Ligabue quando cade sulle sonorità del rock italiano, Springsteen per quello stelle e strisce. Ovvio, i momenti più godibili si hanno quando Taloni si allontana dai questi riferimenti fin troppo sfruttati: accade in “Neve”, flebile e dolce nenia, oppure quando azzecca la melodia, come nella title track “Sogni di libertà”, ma due episodi su dieci sono pochi.
E chiaro che a Davide Taloni la passione non manca, percepisci la voglia di comunicare e di scrivere canzoni, purtroppo non è sufficiente. Talento, stile, originalità: siamo ancora lontani da qualcosa che faccia davvero emozionare chi ascolta.
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