Dopo due singoli pubblicati sul finire della scorsa primavera, il progetto Mondo Candido si (ri)presenta con un lavoro sulla lunga distanza che, a quanto par di sentire, persino i network radiofonici più 'commerciali' sembrano bendisposti a programmare.
In realtà il contenuto del dischetto si presta benissimo all’etere, vista la godibilissima leggerezza di fondo già palesata nei due singoli anticipatori, senza però nulla togliere alla bontà del progetto, magari a tratti anche elegantemente furbo (vabbè, paraculo…), ma non privo di affascinanti recuperi. D’altronde se già apprezzate gli album a firma Delta V, soprattutto l’ultimo, la proposta del terzetto fiorentino non dovrebbe affatto dispiacervi: certi 70’s citati a iosa ma, meglio specificare, in maniera intelligente, arrangiamenti d’archi malinconici, ritmi dilatati e, secondo gli standard, una voce sensuale, rendono “Moca” un album ideale per le occasioni in cui ‘easy-listening’ fa rima con mondanità e aperitivi.
Forse alla fine dei suoi 50’ diventa un po’ monocorde, siccome il terzetto i colpi migliori li assesta nelle prime battute - vedi il trittico iniziale che va da “Stupide parole (sempre uguali)” a “Mondo candido”, passando per il singolo(ne) “Cambiare idea” - per poi pescare qualche jolly nel proseguio (“La vie à deux”, “Meglio stasera”).
Insomma, non un prodotto per palati propriamente rock, ma sicuramente opera squisita per animare le vostre serate con un sottofondo musicale raffinato.
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La recensione Moca di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-05-10 00:00:00
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