Gianluca De Rubertis
Autoritratti con oggetti 2012 - Cantautoriale, Pop, Indie

Autoritratti con oggetti

Gianluca De Rubertis ha pubblicato una manciata di canzoni che hanno la singolare capacitĂ  di far cadere le braccia di disappunto mentre le si canticchia soddisfatti e sovrappensiero.

Se non pensate sia possibile che un disco possa essere bello e brutto allo stesso tempo, ascoltate "Autoritratti con Oggetti" e poi ne riparliamo.

Gianluca De Rubertis (già prodigio melodico negli Studiodavoli e maschera di Gainsbourg ne Il Genio) ha pubblicato una manciata di canzoni che hanno la singolare capacità di far cadere le braccia di disappunto mentre le si canticchia soddisfatti e sovrappensiero.

De Rubertis decide di accodarsi docile ai cantautori con voce ruvida e baritonale (Paolo Conte, De André, Bianconi), atteggiarsi a nuovo dandy fuori tempo massimo, appendere il poster di D'Annunzio al cesso e cantare dell'eterna caccia alla donna sensuale, dei cespugli d'edera e dei bicchieri di vino tracannati di sera come se fosse tutto un cabaret, tutta una serie di filastrocche appuntate sui tovaglioli. Un disco che oscilla pericolosamente tra rime oscene ("e mentre che pensa al cacio / tu non t'accorgi ma io già ti bacio") e altre molto notevoli ("Io Addio" è una ballata noir davvero trascinante); tra bellissime e ariose aperture melodiche di fiati e pianoforti e assoli di chitarra elettrica gracchiante e orribile come appena uscita da un disco di Fausto Leali, tra siparietti divertenti, sensuali e immaginifici ("Il valzer della sera" è di una leggerezza unica) e un ego talmente proiettato a un neo classicismo posticcio da azzardare l'improbabile rima "Clitennestra / finestra".

Mi fermo qui.
Speriamo che l'esplosione di un talento sovrabbondante come il suo riesca ad uscire dai labirinti teatrali della nostalgia canaglia. In breve, l'augurio è che De Rubertis non faccia la triste fine di un Morgan.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.