Un cd ‘domestico’, dalla rigorosa, un filo snob e ben poco dozzinale ‘attitudine indie’, per i milanesi Egokid.
Atto primo a scomparti e flussi dilatati (3 brani sciolti in 23 minuti). Neo-folk urbano, ovvero pop di strada suonato con piglio quel tanto che basta scapestrato da mischiare le carte in tavola ad ogni mano. Colto e citazionista quanto scazzato e istintivo. Notwist da trilocale in affitto. Furbate da non-più-Pavement e produzioni Homesleep varie...
Come dire: chitarre e computer senza soluzione di continuità, falsetti e crescendo melodici. Molto moderni, molto presi bene dalla faccenda (cioè divertiti e concentrati). Si parla di un’uscita Snowdonia a breve. Ben venga. Per questo minipromo (ne vogliamo ancora!) in cui - bestemmia! -Milano ne esce quasi a misura d’uomo Quasi (addirittura!) europea. Oh yes! Pardon: mais oui !
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