“I love you, Lucilia” è un dualismo emozionante, un autentico elastico musicale immaginario.
«La donna, solo il diavolo sa cos'è: io non ci capisco niente» (Dostoevskij)
Lucilia è silenziosa, timida, ma per nulla naif. Ha occhi profondi per guardarti e scrutarti dentro. C’è qualcosa di appena percepibile eppure così intenso in quel suo sguardo fatto di ombre e desideri proibiti.
“I love you, Lucilia” è un dualismo emozionante. I dieci brani presentati alternano liriche struggenti e buie a momenti di rinascita dove il suono abbandona le distorsioni e si fa più dolce, intimo e femminile. Ma non c’è da fidarsi perché Lucilia è molto più di una donna. Lucilia Caesar è la mosca della morte dal colore verde smeraldo.
L’intero disco è un autentico “elastico musicale immaginario” (come dichiarato dalla band), che salta dal blues popolare e di facile ascolto di “Pah Pah Bloody Blue” a sperimentazione pura come la bellissima “Videochrome Monocrhome”. In bilico tra rock psichedelico e cenni di elettronica, si sente la preziosa influenza di band come Radiohead e dEUS.
Partendo da simili basi, il pericolo di essere “cloni” è dietro l’angolo. Non è questo il caso. I Fraulein Alice sanno stupirci, osare ed emozionare. Godiamoci "I love you Lucilia" e aspettiamo con curiosità di sentire cosa ci riserveranno in futuro.
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La recensione I love you Lucilia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-11-21 00:00:00
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