Una sorta di busker urlante su sonorità blues sporche, polverose e tagliate con punk e noise. Non sono ammesse mezze misure: o lo si ama o lo si detesta.
Un busker incazzato che urla e sputa a voce sguaiata, quasi sempre stonata e fuori tempo. Testi assurdi e privi di qualsiasi fondamento. Sonorità blues sporche, polverose e tagliate con punk e noise. La strumentazione, di regola, è ridotta all'osso: chitarra resofonica suonata con lo slide e grancassa. L'impatto c'è, l'attitudine e il temperamento da rocker pure. L'attitudine cazzara ancora di più.
Certo il lo-fi qui non aiuta, sembra un controsenso ma in questo caso è così: dove normalmente la distorsione e lo sporco impossibile aiutano a trasmettere l'aspetto più malato e truce di un bluesmen che si incatena ad una grancassa e vi fa vedere il diavolo in persona, qui la registrazione è talmente elementare e fredda che i singoli suoni se ne restano divisi l'uno dall'altro, non c'è pasta non, c'è poco sudore, e 15 tracce son tante, ti stanchi prima di arrivare a fine disco.
E a questo punto i casi sono due: o gli manca davvero l'istinto animale (o quanto meno va risvegliato), o semplicemnete si deve affidare a qualcuno che che sappia come far suonare un suono del genere (e in Veneto, dai Mojomatics in avanti, ormai è tradizione). Bonariamente punto sulla seconda.
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La recensione DimonioColombo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-11 00:00:00
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