Pochi spunti felici per un disco che non mostra segni di maturità artistica
Undici brani tra l'alternative rock e la dark-wave, un secondo album che non si distanzia troppo dal precedente "Nulla da decidere” (2008).
In quattro anni non è cambiato molto, a parte la scelta di cantare in inglese. La voce non è quasi mai al naturale, si mischia agli altri strumenti in un calderone di effetti per tutta la durata dell'album. La scelta a volte è funzionale ("Absent life", "Release the catch"), ma alla lunga l'attenzione cala, e anche i momenti decisamente più sperimentali e più interessanti (“Little waves”) o una certa verve aggressiva (“Who the hell”) non gli fanno guadagnare un giudizio positivo.
Un disco decisamente potente ma che, sostanzialmente, ha poche idee. Speriamo che in futuro ci facciano cambiare opinione.
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La recensione Fakes from another place di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-11-21 00:00:00
COMMENTI (5)
DIsco con poche idee? Simile al precedente? Scelte funzionali?
Certo che ne sparate di cose a caso, oppure avete scambiato i testi di due recensioni?
Ho appena scoperto questa band, non so se siano ancora attivi, ma i due dischi sono piuttosto fighi e consiglio a tutti di ascoltarli. Antonello Simeon, se mai esistessi ancora, nel mondo di chi esprime opinioni "autorevoli" sulla musica, RIPIGLIATI!
Mha in effetti. Magari rifatela sta rece. Qualcuno della redazione un po più su. Per sti gruppi ci va gente un po spessa. Non gli fate un buon servizio, la band merita e il disco è figo.
Ma perché fate recensioni cosi' scazzate? Non fatele piuttosto! L'avete ascoltato questo disco? Io si. Anche a me non piaciono gli effetti, ma fra la vostra recensione e questa ce ne passa!
ondalternativa.it/modules.p…
Questo disco è molto interessante, ascoltatelo!
Ciao
Vi seguo con affetto, ma qua mi sembra che qualche cantonata l'abbiate presa...la recensione non rispecchia assolutamente questo disco. Boh poi fate voi eh...
A seguito della recensione, la band e tutti i collaboratori del progetto hanno deciso di scrivere una lettera aperta alla redazione di rockit.
La trovate nello spazio facebook della band: facebook.com/pages/Post/347…