Esordire puntando sulla semplicità, sulla fotta e sull’immediatezza di impatto si è rivelata scelta buona e giusta, oltre che in un certo senso facile. Ora per Le Cose Male viene il difficile.
Semplicità e tiro: ecco le caratteristiche migliori di questo ep, un piacevole mix di rock acustico, blues e punk. Formazione molto scarna e democratica quella toscana, composta da una batteria molto minimal, una chitarra (semi) acustica e un basso elettrico, ai quali occasionalmente si uniscono una tromba e un’armonica a bocca e nella quale pressoché tutti gli elementi danno il loro contributo vocale.
Testi leggeri, ridotti all’osso e che paiono semplicemente un pretesto per suonare, pestare e sudare. Esempio perfetto è “Madre”, poco più di 3 minuti di blues acustico carico, viscerale e imbastito attorno al testo-bonsai “tua madre ne sa più di te, tua madre la sa lunga”, cantato pressoché in loop per l’intera durata del pezzo.
Le Cose Male dimostrano comunque di avere anche spunti interessanti e che potenzialmente li possono portare oltre le attuali sonorità; esemplari in tal senso gli ultimi 2 minuti di “Yankee”, nei quali una chitarra ebbra ed effettata incontra una tromba perfettamente disallineata, malinconica e triste.
Esordire puntando sulla semplicità, sulla fotta e sull’immediatezza di impatto si è rivelata scelta buona e giusta, oltre che in un certo senso facile. Ora per Le Cose Male viene il difficile, ovvero fare quel passettino in avanti nella composizione, nella sperimentazione e nell’introduzione di nuovi suoni, il tutto però salvaguardando quanto positivamente evidenziato da questo ep.
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La recensione Le Cose Male di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-06-27 00:00:00
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