Foxhound Concordia 2012 - Pop

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Stile british e sfacciataggine, per un disco che non tradisce l'hype che l'ha preceduto

Che cos'è “Do It Yourself”? Non so cosa significhi per i Foxhound quest'intro di ritmo casereccio, ma nella mia testa è diventato il tamburellare impaziente di qualcuno che aspetta, e poi un suono di passi che scendono le scale, veloci perché fuori c'è la notte da vivere. I passi escono e attraversano una città fredda, che di giorno si nasconde dietro un'austera timidezza e col buio lascia andare corpo e mente dentro sotterranei di musica e sudore. I passi scelgono un locale ed entrano, c'è ancora poca gente, si può prendere da bere senza uccidersi a gomitate mentre il ritmo metallico di “To Change” prende la rincorsa per esplodere nel rauco climax post-punk che fa partire le danze.

“Criticize You”, “Movin' back”, “Bounce”, danno i contorni definitivi allo scenario: il posto è uno di quelli in cui fanno da riempipista “Girls And Boys” dei Blur e “Do You Want To” dei Franz Ferdinand.
Il locale adesso è pieno di facce e di voci – possiamo sentirle tutte in “Bounce”. Si guadagna l'uscita scivolando su birra e condensa per il tempo di una sigaretta e una boccata d'aria, pausa concessa dal battito più rilassato di “Feelings Hold On”, prima di tornare sotto il soffitto basso a sbattere contro sconosciuti umidi che lanciano le ultime energie incontro agli umorali, sfrontati salti sonici di “Poser”. Quando inizia a salire la foschia, l'andatura indolente di “I Beat That Bitch With Her Bats” accompagna l'uscita, e le resistenze di chi è sempre l'ultimo ad abbandonare la festa. I passi adesso sono stanchi, le voci si disperdono, e “Concordia” si chiude con un suono secco, forse una porta che si chiude sulla città, che torna a nascondersi agli occhi di chi vede meglio quando non c'è troppa luce.

I Foxhound sono giovanissimi, e abbastanza sfacciati da portarsi appresso con nonchalance l'hype delle grandi occasioni, che non viene tradito da queste canzoni elettriche e vigorose.

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La recensione Concordia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-05-07 00:00:00

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