Uno straniante incrocio tra il Bugo più freak, gli X-Mary e Alessandro Fiori. Manca però l'estro creativo.
Uno straniante incrocio tra il Bugo più freak, gli X-Mary e Alessandro Fiori. È questa, in estrema sintesi, l'idea di musica che Maurizio Ferrandini propone con questo singolo intitolato "La trattoria dell'orsogatto". Ma non illudetevi: non contenderà la scena a nessuno degli artisti citati.
Attivo discograficamente dagli anni '90, il musicista ligure si definisce, peccando leggermente di autostima, uno "fuori dal coro, indipendente, tra la musica d'autore, il rock e il suo personalissimo pop". Poi aggiunge che "non ama essere etichettato o seguire linee standard", anche se in realtà siamo nell'ambito del genere demenziale, senza ombra di dubbio.
Il nocciolo della questione, comunque, è che il techno-cantautore al momento non ci sembra possa essere considerato una sfavillante sorpresa da tenere assolutamente d'occhio, né una figura che possa lasciare un minimo segno nel panorama musicale nostrano. Questo brano, infatti, non è nient'altro che un accrocchio non-sense, dove manca un elemento fondamentale: l'estro creativo.
Come insegna Roberto "Freak" Antoni, ci vuole del talento anche a suonare demenziali.
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La recensione La trattoria dell'orsogatto (rock edit 2012) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-06-14 00:00:00
COMMENTI (5)
Faustiko intanto grazie per avere risposto e per la tua recensione che non si deve dimenticare essere del tutto gratuita.
Nessuno si lamenta se a te non è piaciuto il mio brano, hai detto quel che pensavi e in parte concordo anche io...semmai infastidisce il fatto che tu ABBIA PER FORZA VOLUTO DARE UN GIUDIZIO CATEGORICO SU DI ME senza minimamente sapere chi io sia...dire che mi manca l'estro creativo è del tutto GRATUITO e ancor più andare a pignoleggiare su cosa leggi nella bio del mio profilo.(peraltro ti informo che è scritta da un'altra persona e non da me, copiata pari pari dalla bio del mio sito).
"Della serie: scrivere/parlare di quello che si ascolta" sono io a dirlo a te per onore di verità e per giustizia visto che, come ho già scritto sopra, POTEVI LIMITARTI ALLA CANZONE MA NON HAI RESISTITO A DEFINIRMI A TUTTI I COSTI COME UNA SPECIE DI MEZZA SEGA MONTATA...bè... io scrivo, suono tutti gli strumenti, arrangio e produco tutto da solo con fatica ma con umiltà e PASSIONE e vado avanti da 20 anni senza rompere i maroni a nessuno in maniera libera e fregandomene di qualsiasi tipo di obbligo compositivo.
Avevo chiesto a rockit di recensire il disco intero ma ci deve essere stato un "quiproquo" sicuramente dovuto a un mio errore o eccessivo entusiasmo per questo sito che trovo comunque SPECIALE e UTILISSIMO per noi musicisti.
Alla fine l'importante è che si parli della mia musica, nel bene o nel male.
Ringrazio anche gli amici che sono intervenuti sopra.
Maurizio.
"Sarà pur vero che “La trattoria dell’orsogatto” non sia il pezzo di spicco della produzione di Ferrandini..." ecco, appunto. io questo ho recensito, @masdiq, non “Può solo andare meglio” o “Cosa vorresti indietro”. Della serie: scrivere/parlare di quello che si ascolta.
C’è poco da aggiungere a quanto detto da axltime, le cui considerazioni sottoscrivo in toto.
Purtroppo c’è il diffuso malcostume dei recensori di voler pontificare senza cognizione di causa, dando prova con le loro parole di non conoscere la materia di cui scrivono, e sparando sentenze denigratorie senza neppure ascoltare le canzoni ma solo per aver leggiucchiato qualcosa su internet.
Sarà pur vero che “La trattoria dell’orsogatto” non sia il pezzo di spicco della produzione di Ferrandini, ma senza andare troppo indietro nella sua discografia, basta ascoltare le canzoni dell’ultimo album di inediti, “La morte del disco” uscito l’anno scorso. Non capisco come si possano tacciare di “demenzialità” brani profondi e impegnati come “Può solo andare meglio” o “Cosa vorresti indietro”, giusto per citarne un paio.
Certo che Maurizio sa essere anche ironico, cosa ben diversa dall’essere demenziale. E’ assurdo accostarlo al pur grande Freak Antoni solo perché c’è il suo intervento in una canzone. Allora, riferendomi a Vecchioni come ha fatto axltime, dovremmo dire che le sue canzoni sono comiche perché una volta ha cantato con Francesco Nuti.
Ferrandini sa fare rock d’autore come pochi in Italia. Personalmente lo preferisco a Vasco e a Ligabue, e se i suoi video passassero sui canali tematici con la stessa assiduità dei suoi colleghi più blasonati, sono convintissimo che avrebbe gli stessi riscontri di vendite e di successo.
Ma bisogna prima ascoltarlo, appunto. Lo facessero quantomeno gli addetti ai lavori…
Massimo
Aggiungo io, che Maurizio lo seguo da 20 anni, che invece lui è veramente uno fuori dal coro, come si può capire da questo brano che rappresenta una delle sue mille sfaccettature. Questo non è il tipico brano Ferrandiniano, infatti, essendo un gioco,è arrangiato con suoni tipicamente tecno più che rock. Il brano era inserito in un disco del 2007 (POPKONG) nel quale il filo conduttore era la l'Oriente ed in particolar modo la cultura cinese, questo Divertissement rientrava quindi in un discorso molto più generale e come tale dovrebbe essere considerato, il caso ha voluto poi che invece rientrasse nella "logica" di un concorso canoro di qualche mese fa...di qui la pubblicazione del singolo.
La recensione di cui sopra mi sembra veramente pretenziosa nel voler attribuire un etichetta senza avere elementi...sarebbe come voler dare un giudizio assoluto su Edoardo Bennato avendo ascoltato solo "W la mamma" o su Roberto Vecchioni credendo che tutta la sua dicografia sia incentrata su "le canzoni di Barbapapà". La sfortuna del mitiko Faustiko è stata poi quella di aver tirato in ballo Freak Antoni che, come forse solo chi di musica ne capisce sa, ha collaborato in più di un occasione col Ferrandini...che ha scritto anche un brano per gli Skiantos.
Come insegna sempre Freak Antoni, che più che più che "uno che suona demenziale" lo considero uno dei pochi veri artisti rock mai esistiti in Italia (ma anche qui mi riallaccio al teorema di prima per cui "se ne ho sentito una allora le ho sentite tutte") ..."che peccato buttare le perle ai porci...ma pensate che casino buttare i porci alle perle..."
Cirucavegnu
Roberto "Freak" Antoni che con me ha collaborato mi definisce GIOVANE INTERESSANTE ironizzando non tanto sull'interesse che posso destare nell'ambito della critica musicale quanto sul fatto che a 40 anni si possa proporre qualcosa di innovativo pur non essendo un teenager ballerino e mi ha anche fatto l'onore di declamare questo semplice concetto nella traccia di un mio disco...ma questo tu non puoi saperlo perchè per "giudicarmi" non hai ascoltato NULLA di quello che ho scritto in carriera ma hai tagliato corto leggendo rapidamente quel che c'è scritto sul mio profilo di Rockit.
Avevi UN BRANO DA RECENSIRE e potevi limitarti a dire che ti faceva schifo (ci può stare) invece NO...tu hai dovuto fare una critica ad ampio raggio parlando di cose che non conosci tanto così per demolire uno "di passaggio" a tuo "molto superficiale" modo di vedere.
Bè...hai detto una serie infinita di inesattezze evitabili anche perchè io non faccio musica demenziale ma al massimo mi diverto a non prendermi troppo sul serio.
Questa canzone è una banale filastrocca per bambini con un doppio senso antigovernativo...non capisco quale fatica tu possa avere avuto nel trovarne il senso...a meno che tu proprio non l'abbia neanche ascoltata....cosa probabile.
Bè...che dire...
"Non si può piacere a tutti"
(anche questo lo dice FREAK nel suo celebre vademecum che porto sempre appresso).
Grazie e ..."complimenti" anche a te.
Maurizio