"Mellow mood" è una delle canzoni d'amore più dolci di Bob Marley. Letteralmente è il buonumore; Mellow mood has got me, darlin canta Bob. Anche i Mellow Mood si sono impossessati di me. Con un disco intenso, raffinato e curato nei minimi dettagli; c'è persino il leone, sfuocato sulla copertina. Un disco reggae bellissimo, che ci svela le tante e diverse sfumature di questo genere e come può cambiare nel tempo pur restando fermo sui messaggi che trasmette, per lo più positivi e puliti.
Dal reggae delle origini, quello ruvido e scarno che si ritrova in “Moses” a quello più crudo e tribale di “Man A Express” che nei club delle cittadine jamaicane credo la ballerebbero come pazzi. Piena di significato, i Mellow Mood hanno usato questa per promuovere l'uscita del disco: un video girato in un granaio, la canzone è in versione acustica. Molto bella e loro sono tutti bellissimi. “Sunshine” invece ti porta via, ti fa sentire il calore del sole e il fresco del mare.
Mentre li ascolto mi domando se il patois lo abbiano studiato o semplicemente imparato ascoltando canzoni. Nell'intervista a Rockit dicevano di essere incuriositi da questo dialetto. Fatto sta che lo cantano perfettamente. E il patois resta comunque lo strumento musicale definitivo del reggae. Le sue sonorità, le parole tronche per fare prima, non sprecare troppe energie e distinguerlo dall'inglese dei bianchi. Più li ascolti, più ti dimentichi che sono friulani. Meno male sul sito ufficiale ci sono i testi. Perchè queste canzoni nascondono messaggi che devono essere ascoltati, anche ballando felici sulla spiaggia. Dopotutto è il Jammin', la preghiera e la danza, che fa muovere i dread e battere il cuore.
I Mellow Mood sembrano più jamaicani di molti gruppi reggae dell'isola e questa loro attitudine li ha già portati lontano anche a livello internazionale. Le voci dei gemelli Garzia poi si intrecciano, si sovrappongono e si separano, rendendo ancora più forte e profondo il significato dei brani. Messaggi d'amore, di forza, di uguaglianza, alla portata di tutti. Come nella più pura tradizione reggae. Alla fine di “Refugees” senti il dolore, “Immigrant Star” è un allegro rocksteady che ti commuove. Per chi vuole ballottare spensierato sulla spiaggia c'è “My girl” e “She's so nice”, brani d'amore, romantici, dolci, freschi, mentre "Inna Jail" è un inno vero e proprio.
“Well Well Well” è una bella dimostrazione della forza che il reggae continua ad avere e di quanto sia vivo, per fortuna anche in Italia. È tutto il reggae che si può avere, ed è fatto bene; un disco che ti seduce mentre il buonumore dei Mellow Mood si impossessa di te.
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La recensione Well Well Well di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-10 00:00:00
COMMENTI (2)
A me non dispiace, il disco. La recensione non l'ho capita.
e' tutto molto deprimente ..... la recensione di carlotta e' delirante : "Messaggi d'amore, di forza, di uguaglianza, alla portata di tutti" e' una frase demenziale !! ma poi questi sembrano che facciano delle cover di un genere che suonato cosi' senza nessuna interpretazione ne rielaborazione non ha alcun senso, e' tutto ridicolo e grottesco...... un minimo di ricerca un minimo di coraggio cacchio !! e' musichetta buona per baretti sulla spiaggia e niente piu' - 3
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