Domenico Reddemo I = R 2011 - Cantautoriale, Rock

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Rock scarno, cantautorato poco personale

Domenico Reddemo non è un cantautore di quelli da ricordare, o almeno non per questo album. L'amore è cantato in modo troppo elementare in troppe forme diverse, dalla gioia alla sofferenza. Se questo disco si fosse chiamato “You” non ci sarebbe stato da stupirsi. Un improbabile quanto evitabile passaggio dall'italiano all'inglese è marcato da “Laugh with me”, e così la simmetria è compiuta. 

Nove tracce di rock molto scarno, con una voce poco personale che rende il tutto ancora più indeciso. In più, l'abuso di falsetto, vedi “Ad un passo dalla luna”. E ancora la mancata ricerca di uno stile canoro proprio, che in Reddemo ricalca il Francesco Renga ai tempi dei Timoria, contribuisce ad abbassare il valore di questo esordio. Il punto più alto è “Letting the cables sleep”: le trombe concedono una boccata d'aria dopo la completa immersione in power-chord distorti. E forse è proprio da qui che il cantautore capitolino dovrebbe ripartire e indirizzarsi verso una strada più luminosa. Ora di luce ce n'è davvero poca.

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La recensione I = R di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-02-14 00:00:00

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