Perdere i sensi lentamente, non avere davanti che vastità glaciali.
In solitudine, nessun appiglio reale a cui aggrapparsi per creare una base dalla quale ricominciare. Quando la battaglia contro il fallimento è perduta, non rimane quasi niente.
L'unica scintilla che continua a far girare il motore dell'anima, una musica, un eterno e dilatato loop nella testa, che cambia con gli stati d'animo e con il trascorrere del tempo.
"Lost battle against future" è il primo, riuscitissimo parto degli Agate Rollings, duo romano di ambient elettronico composto da Alessandro Sgarito e Stefano Gallone.
La copertina parla chiaro: ad un' immagine confortante, un sereno tramonto su un calmo specchio d'acqua, manca un quadrato al centro. La bianca sezione di nulla è il luogo dal quale le 10 tracce che vanno a comporre questo disco vengono fuori.
E' un lavoro attualissimo, il territorio sonoro perfetto per il momento storico che stiamo vivendo e per tutti gli intimi fallimenti che esso si porta dietro.
Non ci sono parole, non ci sono ritmi, tranne quelli che nascono spontaneamente dall'incedere ripetitivo dei temi malinconici che escono fuori dal drone.
Il deserto ghiacciato di "2222 [old song]" con cui questo disco inizia, ci trasporta esattamente dentro il pezzo mancante della foto di copertina. Le melodie estese di "1974 [August]" e l'inaspettato calore di una chitarra ai limiti dell'alt country in "1960 [Shoot]"o i richiami post rock di "1999 [Jumineus pt.1]" sembra vogliano farci tornare alla malinconia dei ricordi più concreti, poi torna la lontananza dal mondo che conosciamo ("2007 [distant]) e il gelo finale ("1984 [Artic]" e "1999 [Jumineus pt.2]".
Se avete amato "La Strada" di Cormac McCarthy, questo è il disco che fa per voi. Se invece non siete fan della musica ambient o delle sonorizzazioni post apocalittiche, date una chance a questo ottimo debutto e sicuramente troverete degli spunti di interesse. Io attendo fiducioso le prossime registrazioni.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.