Per tutti i creduloni che sostengono che il noise-psichedelico abbia un brillante futuro alle spalle, The Flying Madonnas, con il loro primo EP sono la conferma che a riguardo c'è ancora tanto da dire, fare e sperimentare.
Per tutti i creduloni che sostengono che il noise-psichedelico abbia un brillante futuro alle spalle, The Flying Madonnas, con il loro primo EP sono la conferma che a riguardo c'è ancora tanto da dire, fare e sperimentare. Cinque tracce, tutte strumentali, venti minuti in perfetta dicotomia fra rock psichedelico e post rock, il tutto bilanciato da una sezione ritmica sempre presente, a tratti ossessiva ma mai invasiva, che lascia spazio a parentesi distensive. Chitarre inquiete e taglienti, una batteria che incalza e indirizza la melodia, basso e inserti elettronici, fondamentali, per dare movimento: un sali e scendi vertiginoso. Spirali strumentali che rimbalzano tra calma e tempesta, compressione e decompressione. The Flying Madonnas sono una versione embrionale dei Pele, con piccoli innesti alla Ufomammut, il tutto rivisitato con una dialettica prettamente psichedelica. Musica che si aggira nel sottobosco della nostra psiche, catturandone gli stati d'animo più reconditi, per crearne, poi, un immaginario parallelo.
Certo, non c'è da affermare e gridare: perfezione! capolavoro! In alcuni passaggi l'insieme suona un po' rigido e poco fluido, in qualche momento si sente l'assenza “della gavetta underground”, ma i The Flying Madonnas hanno tutte le caratteristiche per catturare l'attenzione di chi ancora non si è accorto di loro. Come inizio niente male, una prova significativa per questa band romana all'esordio. Per ora, mi accontento dell'EP, ma nutro grandi aspettative per il loro primo disco.
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La recensione Demo_N. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-13 00:00:00
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