Elettro–pop carino, ma che alla lunga risulta un po’ troppo freddo.
Elettro–pop carino, ma che alla lunga risulta un po’ troppo freddo. I binari sono sempre gli stessi: suoni morbidi e gradevoli, sui quali si appoggia un cantato flebile e sottile ma, in fin dei conti, rigido, quasi impostato. Potrebbe fare la sua parte nel conferire un'anima più diversa e interessante ad ogni pezzo, invece resta sullo sfondo.
L’impressione è che questo “Pharmakom” sia frutto di un istinto creativo fin troppo immediato, idee riversate nella sua versione digitale e impacchettate senza troppe esitazioni. Manca un lavoro di produzione: cesellare ogni singolo suono, studiare gli incastri delle parti, costruire una dinamica che sappia creare sia la calma che il momento dance più spinto. Insomma, mettere personalità in quello che si fa. Sono giovani, possiamo considerarli una start-up, avranno tempo di rifarsi. Le potenzialità si intravedono.
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La recensione Pharmakon di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-10 00:00:00
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