PollyRock Ruspante 2012 - Rock, Pop rock

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3 ragazzi che giocano il ruolo di rivoluzionari antisistema ma che finiscono per suonare più scontati di Ligabue

Spesso mi diverto, mentre sul lettore mp3 scorrono le canzoni dell'album da recensire, a leggere le note biografiche del gruppo/artista di cui mi toccherà scrivere. Spinto infatti dalla curiosità di capire il livello di autopercezione della propria musica, finisco per imbattermi in descrizioni esilaranti, soprattutto quando alla fine dell'ascolto le confronto con quanto effettivamente vale la proposta.

Nel caso dei Pollyrock (e già potremmo dibattere sulla scelta della ragione sociale, ma andiamo oltre), il risultato di questa fase preliminare non riserva particolari "colpi di scena", anche se uno lo piazzano; scrivono infatti che il loro "è un rock schietto e ribelle ispirato ai grandi della musica degli anni ‘70 ma ricco di influenze melodiche. Nei testi, che affrontano le tematiche del disagio giovanile ma non solo, trovano grande spazio i semplici, veri e grandi valori". Detta così penseresti che finalmente (?!?) qualcuno abbia trovato l'ideale trait d'union tra gli ideali di Comunione e Liberazione e i Rolling Stones (in sè inimmaginabile, a meno che non ripensiate alle camice freak indossate da Formigoni), e invece siamo al livello Ligabue.

Battute a parte, nelle 8 tracce di "Ruspante" (anche sul titolo del disco e relativo immaginario dovrei dissertare, ma vincerebbe definitivamente la cattiveria) i Pollyrock provano a mostrarsi nel ruolo di rivoluzionari anti-sistema, concependo versi come: "Cari signori della matematica vivo nell'ombra di una parabola / questa mia antenna è tutto quel che che ho alle vostre frequenze non aprirò / siete orgogliosi anche dell'atomica se questo è il progresso chiedilo all'Africa / troppo rumore quasi svengo in questo Occidente a cui non appartengo più". Ma non è finita qui: anche il mondo accademico/finanziario viene messo alla gogna e regolato in questo passaggio: "Questi signori della Cattolica tra loro e le banche parlan di solidarietà / dai loro templi fan poco e niente mentre il mondo tramonta lentamente".

Va bene tutto - e passino anche tutte le buone intenzioni che animano il progetto - ma di fronte a dischi/liriche del genere quale mai potrà essere l'antidoto da somministrare a - quei pochi? - sedicenni italiani che oggi si approcciano al r'n'r? Non me ne vogliano i Pollyrock, ma "Ruspante" cosa potrà mai avere (a livello compositivo, di suoni, di attitudine, di spirito) che possa risultare sufficientemente interessante per appassionare anche solo l'ascoltatore medio?

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La recensione Ruspante di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-20 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • PollyRock 12 anni fa Rispondi

    beh...che dire ...se non un sentito grazie per aver capito la vera natura del nostro rock a metà tra Formigoni e i Rolling Stones pur rimanendo su Ligabue .... citando uno dei nostri brani per??? speriamo nella comprensione della maggior parte degli affinatissimi lettori ma di fronte all'ANTIDOTO DA SOMMINISTRARE...la vedo dura.... :-) :-) buon ascolto a tutti gli altri !!!