Atmosfere scure e influenze ben precise, ma questo stile appartiene ormai al passato
Dieci anni di carriera si sentono tutti nella compattezza di suono di questo EP dei bresciani Hell's Island, così come pesano sulla scelta del genere, un grunge vicinissimo a quello dei Soundgarden d'epoca, in un'atmosfera cupa e angosciante, che comunica immediatamente le tematiche affrontate nel disco: la solitudine, la delusione, la difficoltà di credere a un Dio avvertito come incombente e oppressore.
E' chiara la scuola da cui provengono tracce quali “Guilty of dying” e “Opaque solo”, anche quando si sporcano di metal in “Down again” e l'uso della voce, in questo caso doppiata, si avvicina a quello di Layne Staley; riserva poche sorprese anche il mantra irregolare di “Black painted circle”, nell'iniziale riff prog-metal alla Tool, con chitarre che si ingrossano gradualmente nello sviluppo del pezzo. L'esperienza c'è e si sente, peccato per lo stile, fin troppo riconoscibile e onestamente superato.
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La recensione Black painetd circle di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-19 00:00:00
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