Un esordio muscolare, hard rock spalmato di stoner di matrice mainstream americana.
Difficile resistere al richiamo dell' headbanging ascoltando il riff d'apertura di "Today", opening track dell'album d'esordio dei Mr. Bison. Potente hard rock spalmato dello stoner conservatore e poco dopaminato di scuola mainstream americana.
Formazione atipica, quella dei cecinesi Mr. Bison, che fanno a meno del basso e lo sostituiscono con due chitarre e una batteria che vanno come un treno. La voce di Federico Chiesa è davvero vigorosa, ricorda a tratti quella di Jared Warren dei Big Business e durante queste 10 tracce gioca a rincorrersi con quella di Matteo Barsacchi, più pulita e funky. Ogni pezzo è un'antologia dei riff che hanno fatto la fortuna di band come Audioslave, Danko Jones o Fu Manchu, con i classici bridge di matrice crossover anni 90.
Canzoni con pochi fronzoli o velleità artistiche che non siano quelle di suonare ad alto volume e far sudare l'ascoltatore, ed è un complimento. Si ascoltino "Wake Up" o "Thin Line", tra le più riuscite di questo esordio, vere deflagrazioni di rock'n'roll che poco hanno da invidiare a più blasonati nomi oltreoceano. C'è da lavorare ancora sulla varietà, questo album è un monolite: un pezzo più acustico oppure un bluesaccio in stile Black Rebel Motorcycle Club o White Stripes potrebbero aiutare a spezzare un po' senza allontenarli troppo dai binari, ad un ripetuto ascolto si rischia la monotonia.
Un disco ben confezionato, una bella copertina e un nome azzeccato (preso in prestito al boss del giochino picchiaduro "Street Fighter") danno a questo debutto un'ulteriore spinta. Sostanzialmente nessuna novità, ma questo è un genere che non ne ha troppo bisogno. C'è tanta energia, le canzoni sono muscolari, per un esordio non possiamo chiedere di più. Li attendiamo fiduciosi al prossimo lavoro.
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La recensione We'll Be Brief di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-11-21 00:00:00
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