Le speranze non sono state deluse. E le speranze dei Masoko, con un lavoro del genere, tornano a splendere.
Questo è un disco molto bello. La chiudiamo qui? In fondo celebrare i Masoko è forse una perdita di tempo. Dieci anni di carriera e di crescita artistica continua. Alcune canzoni splendide. Personalità inconfondibile. Piglio da vere popstar. Potenzialità commerciali. Eppure hanno puntualmente perso ogni treno, restando quasi ai margini. Sottovalutati o ignorati. Insomma, nessuna speranza? Niente affatto. I Masoko ci credono e dichiarano apertamente: "Le vostre speranze non saranno deluse". E allora crediamoci anche noi, perché il terzo disco dei musicisti romani è un invito all'ottimismo. Ed è anche il punto più alto della loro carriera.
Ormai dimenticate le cravatte strette, le pose, le groupie, gli sfottò ed il cazzeggio, i Masoko assumono un atteggiamento adulto, forti di una lucidità e una determinazione mai viste in passato. Stavolta scherzano poco e controllano gli eccessi. Mantengono però l'ironia di sempre, per usarla su obiettivi nuovi. Cambiano radicalmente le tematiche. Niente più argomenti frivoli e divertimenti da festa snob, ma prendono di petto il crollo contemporaneo. Un crollo di torri, di emozioni, di borse, di certezze. Guardano la crisi da un punto d'osservazione tutto loro. E da lì costruiscono la visione paradossale di un'alternativa ottimista. Cinici, determinati, persino drammatici.
Un immaginario musicale più decadente del solito, pervaso da una struggente new-wave a tinte scure, resa brillante da scintille post-punk ed impreziosita da frizzanti aperture pop dal piglio cantautorale. Nel disco si canta, a squarciagola e sottovoce. Si balla romanticamente e ci si scatena in pista. Si sorride, si riflette. Ci si commuove anche, tra psicodrammi quotidiani e amoreamaro.
Undici brani fatti di un nuovo impegno. Ricchissimi di arrangiamenti e cambi di stile. Canzoni nate in quell'universo parallelo dove si incontrano Joy Division, Franz Ferdinand, Gang of Four, invitando anche Bluvertigo, Battisti, Camerini e Garbo. Riferimenti complicati, tenuti insieme da un'attitudine naif inconfondibile. Perché, nel bene e nel male, i Masoko impongono una cifra stilistica esclusiva.
Il disco, quasi tutto, viaggia su alti livelli, alternando nervosismo elettrico, ritmiche schizofreniche e romanticismo acustico. Una varietà musicale che contrappone pop song con ritornelli killer, ballate postmoderne ed improvvise fughe danzerecce. A mettere il sigillo definitivo, la performance di un Davide De Leonardis ispiratissimo nella scrittura e una spanna sopra tanti cantanti contemporanei.
Se ancora non si fosse capito: questo disco mi piace tantissimo. E, fidatevi, potrebbe piacervi tantissimo.
Le speranze non sono state deluse. E le speranze dei Masoko, con un lavoro del genere, tornano a splendere.
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La recensione Le vostre speranze non saranno deluse di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-06 00:00:00
COMMENTI (5)
grandi Masoko !!!
Disco fantastico..!!!!bellissimo
ma cosa e' sta roba.... hanno partecipato a sanremo negli anni 80' ? - 4
uau
davvero molto bello.