Otto canzoni in cui vale la pena perdersi almeno una volta, un album che potrebbe essere punto di partenza per cose ancora più interessanti.
E' a partire da un nastro registrato nel 1998 (ormai chiuso in un cassetto che non si apre più) che prende vita il mondo sonoro del cagliaritano Seacrash (Antonio Littarru). “Swamp”, questo il nome del primo disco, si compone di otto canzoni intrise di folk e lieve bizzarria psichedelica (Syd Barrett è dietro l'angolo).
L'apertura del disco è affidata alle delicate melodie di chitarra e voce di “Head With Wings”, seguite dalla lievemente meno efficace “Me, Claude And The Devil” e dai caldi e lisergici arrangiamenti di “Spiderwebs”. “Prism Song” ci accoglie con i suoi morbidi paesaggi, per poi concedersi qualche briciola di energia nella seconda parte, mentre “Leaving”, più squillante nella parte vocale, ci accompagna fino alle incisive note di “The Thrills Are Not A Problem” (piglio più elettrico e vivace). “Full Moon Baby”, infine, tra fascino e sudore, cede il passo alla conclusiva e lievemente malinconica “September”.
Il disco proposto da Seacrash è un lavoro omogeneo e ben strutturato, dove le canzoni, mantenendosi su un buon livello qualitativo e scorrendo una dopo l'altra senza grossi intoppi, attirano l'attenzione grazie a melodie delicate e piacevoli. Otto canzoni in cui vale la pena perdersi almeno una volta, un album che potrebbe essere punto di partenza per cose ancora più interessanti.
---
La recensione Swampy di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-08-27 00:00:00
COMMENTI