IlSogno ilVeleno
Piccole catastrofi 2012 - Cantautoriale, Pop, Indie

Piccole catastrofi

Pop all'italiana di un cantautore che ama Pasolini e la poesia. Ancora un po' ignavo e acerbo, deve prender meglio la mira.

Un po' bohémien, un po' pop vintage dal gusto italiano, con una vena poetica cantautorale. E' il nuovo disco di IlSogno IlVeleno, progetto del musicista della provincia di Pescara Alex Secone. Si chiama “Piccole Catastrofi” e segue il precedente Ep “Di stelle in un caffé”. E' dedicato a Pier Paolo Pasolini e molti pezzi sono ispirati al cinema o hanno un che di cinematografico, raccontando paesaggi urbani.

Già queste poche coordinate dovrebbero farvi capire di che parliamo: testi poetici, con citazioni che magari non tutti colgono, stile rétro in canzoni musicalmente mai troppo complicate, ma che danno l'impressione di essere molto metaforiche. Canzoni che, diciamocelo, non sono brutte. Purtroppo, però, non sono nemmeno “forti”, capaci di sfondare l'ascolto e posizionarsi da qualche parte nell'orecchio, in uno dei quei luoghi che ti fa dire: “hey, questo mi piace proprio e me lo voglio riascoltare altre mille volte”.

Pur essendo lo-fi e analgico, neanche quella patina vintage, che forse non è nemmeno così immediata, aiuta: tanto pop, molti accordi scontati. “Bistrot”, scanzonata quasi da cilindro e bastone, pur se incastrata in un format preciso colpisce più degli altri pezzi. Così come “Storia d'amore”, un po' da Pantera Rosa. Diciamo quindi che il filone Capossela, Rino Gaetano, Tom Waits, in un certo senso più codificato, funziona più di quello sulla linea Gazzé-Silvestri-Baustelle (echeggiati in un pezzo come “Paese Sera”)-Dente (“Favole” lo ricorda troppo). Infine, ci piace “Signora in foulard nero”, un po' più cupa e rock del resto.

IlSogno IlVeleno ha del talento. Però dovrebbe concentrarsi su uno stile, un genere, un suono e portarlo avanti osando di più e con più decisione. Così è ancora tutto un po' confuso, si spara a 360gradi sperando, prima o poi, di fare centro senza far elettrizzare. Invece, per fare centro, si deve prendere la mira.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.