I Controfase hanno una personalità enorme e "Rispettabili criminali e comuni mortali" è un disco doloroso e sincero
Non lasciatevi ingannare dal nome, che fa pensare a una cover band o a qualche gruppo hard rock della provincia di Rovigo. Non lasciatevi ingannare nemmeno dai primi minuti del disco, nei quali una voce ruvida parla di campi elettromagnetici, tumori e industria digitale, su un tappeto che dire minimale è poco e che dà l'idea di qualcosa di mortifero e freddo.
I Controfase non sono una band mediocre e soprattutto non sono una band fredda. Lo si capisce a un minuto dal termine del primo brano, quando un ritmo percussivo dà una sterzata e la voce scende di tono, raggiungendo suoni ferrettiani.
"Rispettabili criminali e comuni mortali" è fatto di musiche ridotte all'osso, a cavallo tra un post-rock all'ultima boccata d'ossigeno, inserti elettronici improvvisi, arpa e orchestrazioni tirate allo stremo. Il tutto per un risultato preciso: tensione. Su queste musiche, si snodano testi infiniti e complicati, letti e declamati. Sono testi politici, ma non barricaderi: osservano, analizzano, giudicano. I riferimenti musicali - classici e irrinunciabili - ci sono, ma vengono privati di quelle che sono le loro caratteristiche principali: Offlaga senza madeleine emiliane e ironia, Massimo Volume senza i tagli chirurgici di Clementi. Ovvero: i Controfase leggono-sopra-la-musica, ma possiedono una cifra personale e di livello.
Il pezzo di maggiore impatto è "Rainews 24". Un brano cinematografico, che fa crescere l'angoscia secondo dopo secondo. Il testo è un atto d'accusa verso l'idea di massa, intesa come soggetto non pensante. Si citano Elias Canetti e James Ensor, la tele e il cinema. Un discorso tortuoso, che apre ampie parentesi nel corso dei suoi nove minuti, ma che non si pone mai su un piedistallo e che, soprattutto, è reso percepibile a pelle da una costruzione narrativa e musicale potente, che coinvolge a livello emotivo. Una caratteristica che tocca tutti i brani dei Controfase, dal diario anti-retorico di un precario che arriva fino all'anno 2022, fino all'orizzonte sci-fi di "Antongiulio".
I Controfase hanno una personalità enorme e "Rispettabili criminali e comuni mortali" è un disco doloroso e sincero. Dopo alcune esperienze strumentali e sperimentali, la band di Bolzano ha deciso di aggiungere le parole e l'ha fatto con il giusto approccio, trovando subito la misura e il tono adatti e, soprattutto, senza cedere alla tentazione di dispensare verità in nome di una qualche forma superiore di illuminazione. Scontato concludere che bisogna tenerli d'occhio. Superfluo, più che altro: sono loro a imporsi all'attenzione.
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La recensione Rispettabili criminali e comuni mortali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-08-13 00:00:00
COMMENTI (13)
@RoyBatty ...era la settimana di ferragosto: tra un "Chi" e un "Novella 2000", due battute tra il semiserio e il faceto con @feedbaknoise me le devi concedere...
il tiro a bersaglio contro feed e' diventato lo sport nazionale, adesso si ci mettono pure i recensori di Rockit, francamente mi sembra un po troppo.
@feedbaknoise citare umbero smaila ti avrebbe fatto decisamente onore...
Fausto 'Faustiko' Murizzi ma io ho citato umberto smaila !
@feedbaknoise citare Pasolini ormai è diventato mainstream...
Fausto 'Faustiko' Murizzi ho seri dubbi dopo questo tuo ultimo post che comprenda il senso.......
filosofico.net/Antologia_fi…
@feedbaknoise alla corazzata potemkin sostituisci il tuo "Che scrivino..." :-)
Fausto 'Faustiko' Murizzi " che vadino" e' una raffinatezza lessicale che ovviamente non puoi comprendere essendo tu cresciuto nella "cultura letteraria" dettata da MTV ...... molti scrittori del passato che ti consiglio vivamente di leggere ( tempo sprecato....) hanno usato questa forma : R. Loyd (1857) M.Scott (1753) S.Byron P.L. Moreau (1755)..... ma che ti sto a dire...... ITALIA 1 !!.........
che scrivino o che scravino?
Ahahahah...