Avevo già avuto modo di ascoltare il promo di questo “Vetro”, dischetto che all’epoca differiva da questa versione solo per la mancanza del booklet e di tutta la grafica che l’arricchisce; non cambia quindi la sostanza del lavoro, visto e considerato che anche la tracklist è rimasta invariata.
Procediamo, quindi, raccontandovi di un esordio che a tratti ci sembra decisamente convincente: le prime due tracce “L’orrore” e “Amari come fiele” (se consideriamo come intro “De berri”) sono due veri e propri colpi al cuore, due singoli che sbancherebbero le college-radio se fossero cantati in inglese, e che suonano a metà strada tra gli Afterhours e i mai tanto compianti Flor (De Mal), forse perché è il vocalist a sintetizzare lo stile canoro di due eminenti personaggi come Agnelli e Cunsolo.
Come potrete immaginare, musicalmente i punti di riferimento sono da ricercarsi sia nei due gruppi di cui sopra, ma più in generale in tutta la scena indie italiana che va dai Marlene Kuntz ai Verdena, passando per tutta quella miriade di gruppi che hanno contaminato il noise con il gusto della melodia.
Il resto della scaletta ricalca le atmosfere di cui sopra, anche quando i Nostri si trovano alle prese con ballate riuscitissime come “Notte d’acqua”, “Forme confuse” o la stessa title-track.
L’unica pecca, forse, sta nel dosaggio di alcuni vocalizzi (urli?) del cantante, a volte fin troppo enfatizzati tanto da sembrare poco adeguati al conteso musicale. Ma nel complesso il risultato è buono, soprattutto se consideriamo che questa è la prima uscita ufficiale.
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La recensione Vetro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-07-02 00:00:00
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