Shizune, suono calmo e vitalità hardcore. Lo Screamo ai tempi dei manga.
Viene da Lonigo, paesino in provincia di Vicenza, il quintetto a nome Shizune. Esordio in sordina con un omonimo Ep cantato in tre lingue, (inglese, giapponese e italiano), Shizune dedica un’enorme cura al suono e alla tematiche testuali, sempre affinate su testamenti emozionali di pura esternazione poetica (ascoltare e leggere la splendida "Kairos") con allo stesso tempo un occhio di riguardo a riflessioni più impegnate e delicate ("I can't keep on hearing of love or wisdom and being caged by new world order while a priest is bringing blood for breakfast to your god...Petit déjeuner en enfer").
La sofferenza e l’introspezione ai tempi di internet e dei manga. Violenza hardcore allungata su melodia e sottili ricerche tecniche. E Shizune dona, al nostro panorama Hc, una delle prove screamo, emo-violence più immediate e qualitativamente interessanti degli ultimi tempi. Sulla base di una perizia tecnica impeccabile prendono vita episodi travolgenti ("Ok...anywhere, but not in 秋葉原") ed intensi ("Days Of Vaestena"), adrenalinici sfoghi spenti al culmine della loro corsa, in una brevità che si fa simbolo puro e tangibile di visceralità ed urgenza compositiva ("Redshift", "Weekend at Lake Vostok").
Seppur il tutto sembra svilupparsi attorno a un’attitudine sonora paragonabile a band come Envy e, sopratutto, Touchè Amore, il quintetto dimostra di attenersi alla tradizione del genere lasciando trapelare in ogni frangente una sua caratteristica personalità fatta di carnalità ed intelligenti scelte che lasciano intatta, in ogni caso, l’istintività del progetto.
Ottima infine la decisione di regalare il disco in digitale, permettere d’innamorarvene e comprarne ad una modica cifra il vinile in due colori. Teniamoli d’occhio. Arigatou gozaimasu Shizune.
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La recensione shizune. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-19 00:00:00
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