IDM virata a metà, ambient e step. Piccoli bozzetti per un futuro tutto da scrivere.
Due tracce, un EP digitale piccolo piccolo, qualche altro inedito tirato giù sul Soundcloud, un paio di remix. IDM virata a metà, ambient e step, con qualche piccolo bagliore di fine '90, catalogo Warp. Le solite cose pensi, e invece no. "Breath" inizia con le vele spiegate verso un'immaginario di voci distanti, synth astratti, le robe più leggere della Border Community, per dire. Poi fa capolino una batteria tipicamente dub, e manca poco così (la blackness, quell'attitudine lì) che diventa un pezzo buono per il The Weeknd di turno. "Depth / Lights" se vogliamo, va ancora più in là, ma non manca mai di tenere a fianco sempre la componente dreamy (la voce che sembra presa a prestito dai Sigur Ròs), per poi fermarsi d'un tratto, quando ci stavi prendendo gusto. Sono dei bozzetti, ma per essere giovani e ancora agli esordi, i Dylan God hanno una capacità bella e promettente di costruire i suoni. Li vorrei sentire sotto vesti ancora più bass. Forse non c'è neanche bisogno di dirglielo che stanno già rovistando sul desktop, per tirare fuori qualcosa. Aspettiamo con fiducia.
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La recensione Lights EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-24 00:00:00
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