Un disco che poteva molto e che invece lascia piuttosto delusi
I pugliesi Preti Pedofili, trio dedito a sonorità sludge/post metal, ritorna a nemmeno un anno di distanza dal precedente “Golem” per cercare di mettere a segno un altro buon colpo: il nuovo granitico lavoro si intitola “Faust”, si ispira all'opera di Goethe e si sviluppa su sei brani. L'apertura è affidata a “Faust Erster Teil” (ampi respiri di chitarra) e alle atmosfere luciferine di “Impero” (melodie mefitiche, timbro vocale non molto convincente). Con “La Sera Del 15 Ottobre” il sound si fa marcio e putrescente, mentre l'inquietante “Feccia” (il titolo lascia già intuire molto) lascia spazio alla densa rabbia di “Streben”. L'ampio brano strumentale “Faust Zweiter Teil”, infine, conclude tra chitarre taglienti, melodie esplosive e ritmiche incisive.
Le sei canzoni proposte dalla band, per quanto cerchino di colpire, non riescono mai ad andare completamente a segno: la voce appare piuttosto piatta e impersonale (quasi sembra che sia soffocata da qualche effetto distorsore), mentre la parte strumentale non si rivela mai decisiva (seppur ben strutturata). Insomma, un disco che poteva molto e che invece lascia con l'amaro in bocca, sarà per la prossima volta.
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La recensione Faust di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-29 00:00:00
COMMENTI (3)
madò ma niente si può dire, state come gli sbirri! spero che almeno vi paghino per fare ciò che fate!
Quindi avevate delle aspettative.... wow. ne prendiamo atto.
la prossima volta saremo più decisivi.