Non fanno assolutamente nulla di nuovo i dbF, duo di stanza a Bologna seppur di provenienza lombarda. Non fanno nulla di nuovo… ma almeno lo fanno bene. E non è poco.
Brevi considerazioni per descrivere ciò che è presente nei 6 pezzi di questo cd: senza girare tanto intorno al concetto, l’80% del materiale è - né più né meno - dub. E come poteva essere diversamente in un sodalizio che dichiara il suo programma già dal nome e dalla ironica frase stampata sul booklet ‘I vostri woofer sono ancora in garanzia?’.
Non sfuggono, è vero, i dbF a qualche luogo comune di troppo, specie nei testi, che ricoprono comunque un aspetto non paritetico rispetto alla musica, ma hanno dalla loro almeno un paio di punti a favore: da un lato il fatto che i brani (quasi tutti validi, ma segnaliamo in particolare “Nelle città” e “Neroburning’s dead”), pur se non brevissimi, si ascoltino e riascoltino più volte con piacere e spingano alla danza; dall’altro il fatto che, anche se certe influenze più ‘chemical beats’ qua e là facciano appena capolino, a dimostrare gli ascolti e le antenne sintonizzate sul presente, il duo sembri abbastanza convinto della sua scelta di un dub metropolitano ma quasi tradizionalista.
Una scelta un po’ ‘retrò’ che, in fin dei conti, forse paga di più, in termini di autenticità e coinvolgimento, rispetto ai tentativi spesso mal riusciti di imitare l’ultima tendenza proveniente da oltreManica.
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