C'è Stanley Kubrick che si reincarna, risorge, o qualcosa del genere, e gli viene in mente di fare "Tremilauno Odissea nello Spazio".
C'è Stanley Kubrick che si reincarna, risorge, o qualcosa del genere, e gli viene in mente di fare "Tremilauno Odissea nello Spazio". Il monolite nero è una cassa gigante. La colonna sonora non è "Also Sprach Zarathustra" di Richard Strauss. Non è nemmeno Skrillex. E' questo EP qui, che ha un titolo che fa pensare tuttalpiù a Spongebob ed è di un italiano - bresciano per essere esatti - con uno pseudonimo che non si capisce se è per la marca di cosmetici omonima o per gli elfi dei fantasy tipo Legolas e Arwen del "Signore Degli Anelli".
Cinque tracce con nomi che rimandano al "Tremilauno Odissea nello Spazio" di cui sopra tipo "Computerspie" o "Loopstation Nation". Dentro c'è "Echoes" dei Pink Floyd remixata dai The Orb, ci sono i Radiohead e c'è "Skyline" di Tiersen. C'è molto strumentale, con la voce che si limita ad accompagnare il suono, a scivolarci sopra. La cosa che rende questo EP interessante, però, è che senza dubbio sembra percorso nella sua interezza da una spinta all'ambient sci-fi minimalista, soffusa, armonica, quasi eterea, tipo Grimes meno dream, più psych, senza la vagina e senza i capelli rosa.
Insomma, questo ELF, qualunque sia l'origine del suo pseudonimo, ha del potenziale. Da seguire.
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La recensione Happy Seppia EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-05 00:00:00
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