Un disco rock blues fuori tempo massimo
I Prendoforma sono una band rock-blues onesta con il difetto di essere fuori tempo massimo da almeno una ventina di anni. Dividono il disco in due parti (una elettrica, una acustica) e la prima è rotonda, con pochi talenti individuali, qualche imprecisione, ma il tutto non risulta mai fastidioso o registrato particolarmente male. Ritmo allegro - a volte più swing, altre volte più blues o pop - Francesco Memeo, pur non essendo intonatissimo, canta in modo rilassato e sicuro.
La parte acustica mette in luce una buona capacità delle due chitarre e una voce un po' troppo trascinata. Ovviamente nulla è originale, stiamo parlando davvero di un rock-pop preistorico, che non ha più nessun riferimento oggi, al massimo possiamo tirare in ballo gli Stadio o qualche esploit di Paolo Belli quando ricorda i vecchi tempi. Sicuramente i Prendoforma si divertono a suonarlo, si sente, ma non è un disco che puoi definire importante, il songwriting non è incisivo, nessuna scelta sonora azzardata (giusto una chitarra più a briglia sciolta, quasi psichedelica, in "Fragile") nessun colpo di reni: si rimane in un perimetro del garbato, del giusto; al terzo repeat ci si dimentica di averlo nel lettore. Sono tutti musicisti con esperienza pluridecennale, questo non può più essere considerato solo un demo - i Prendoforma sono già alla seconda pubblicazione e un nuovo album è in arrivo - e il risultato è un disco di maniera e con pochi spunti davvero interessanti.
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La recensione L'iride (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-24 00:00:00
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